Abbi pietà di me peccatore
- Redazione
- 29 mar
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 26 apr
"Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Umiltà-umiliazione.. due facce di un'unica medaglia, un gradino, quello dell'umiliazione, che è necessario per arrivare all'umiltà.. benedette umiliazioni allora.. perché ci tolgono quel piedistallo, ci fanno prendere coscienza della nostra miseria, infatti il pubblicano non riesce neanche ad alzare gli occhi.. oggi invece siamo malati dello sguardo degli altri.
L'umiltà non ti fa ricercare i primi posti.. il pubblicano infatti si ferma a distanza.. non si sente all'altezza.. oggi invece quando la vita ci dà certe stangate sono sempre gli altri che non hanno compreso le nostre qualità.. guarda un po'.
L'umiltà ti fa pregare col cuore, non ti fa giudicare nessuno se non te stesso, e questa diventa la tua preghiera che Dio ascolta ed esaudisce!!!

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